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Tubi e lampadine di ricambio per solarium lampade abbronzanti

Hotel-Spa dispone di tutti i ricambi e tutte le tipologie di lampade, tubi e spaghetti per le migliori case produttrici di lampade abbronzanti.

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Tubi e Lampadine a nostro marchio by HANAU

Tubi e Lampadine a nostro marchio by HANAU

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by HANAU

Schede tecniche

Lampadine e Tubi di ricambio per solarium MEGASUN by KBL

Lampadine e Tubi di ricambio per solarium MEGASUN by KBL

Lampadine e tubi di ricambio per

solarium MEGASUN by KBL.

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Tubi di ricambio per solarium TECNOSOLE

Tubi di ricambio per solarium TECNOSOLE

Tubi di ricambio

per solarium TECNOSOLE.

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Tubi e Lampadine di ricambio per solarium ERGOLINE

Tubi e Lampadine di ricambio per solarium ERGOLINE

Tubi e lampadine di ricambio

per solarium ERGOLINE.

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Tubi e Lampadine di ricambio per tutti i solarium SPORTARREDO

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Tubi e Lampadine di ricambio per tutti i solarium ISOITALIA

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Tubi e Lampadine di ricambio per tutti i solarium HANAU SUNCARE

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C'E' RICAMBIO E RICAMBIO

Hotel Spa dispone dei ricambi per la maggior parte dei solarium sul mercato mondiale, sia a marchio del produttore del solarium stesso, sia a marchio Hanau, ritenuta da tutti gli addetti ai lavori, la miglior Azienda produttrice di tubi e lampadine. Non dimentichiamo che, nella maggior parte dei casi, chi produce solarium non produce tubi o lampadine ma si avvale di aziende esterne.

FACCIAMO CHIAREZZA

Ci sono ricambi di tubi e lampadine che hanno prezzi molto diversi fra loro... e si crede che siano tutti uguali... inducendo erroneamente a pensare che, acquistando un ricambio di prezzo inferiore ,si ottenga lo stesso risultato.

Purtroppo non è così, i tubi economici hanno una emissione completamente diversa dai tubi di buona qualità e si differenziano in maniera importante nel risultato dell'abbronzatura ottenuta , a partire dalla loro installazione.

Un tubo di buona qualità tende a scurire la pelle senza arrossamenti importanti ...diversamente dai tubi di qualità inferiore che spesso provocano prurito e rossore per nulla attraenti.

In termini di durata, un tubo di buona qualità nella maggior parte dei casi dura il doppio rispetto ad un tubo di bassa qualità, per questo motivo consigliamo di acquistare materiale di buon livello.

Soffermiamoci sul fatto che, il cambio dei tubi o delle lampadine in un solarium, ,rappresenta normalmente in termini economici il 5% dell’incasso... quindi una variabile molto bassa... ecco perchè ci preoccupiamo di consigliare l'acquisto di materiale di qualità … in questo modo otteniamo sia la soddisfazione del cliente e anche la nostra a livello di incassi.

Facciamo un esempio: consideriamo il costo di un tubo da 15,00 euro per 48 tubi nel caso di un cambio di solarium doccia a bassa pressione da un totale di 720€. Utilizzando questo tubo per 400 ore e calcolando sedute da 10 minuti , otteniamo 2400 sedute, a una media di 10€ prezzo al pubblico, l'incasso ottenuto è di 24.000€.

(720€ è esattamente il 3% di 24.000€)

Perchè quindi risparmiare poche centinaia di euro se, con cambi di qualità,offriamo ai nostri clienti un servizio top come risultato dell'abbronzatura ottenuta.

Potete tranquillamente trovare riscontro alle nostre indicazioni, semplicemente montando due cambi differenti e confrontare il risultato, anche i clienti se ne accorgeranno!

Per indicare quale è il prodotto idoneo al vostro solarium basterà fornirci la foto dell’etichetta con i dati tecnici del solarium oppure del tubo o della lampadina attualmente installata.

Il manuale tecnico del solarium fornisce, nella maggior parte dei casi, il tubo con il codice di equivalenza idoneo o i watt della lampadina da utilizzare.

La normativa vigente stabilisce che si possono montare i ricambi utilizzati dal produttore o identici come codice di equivalenza nel caso dei tubi o watt di potenza nel caso delle lampadine.

Un po’ come i ricambi per le autovetture.

Ci preme ricordare che la normativa di riferimento e la 60335-2-27 e successive impone che l’emissione di un solarium a bassa pressione o alta pressione sia di 0,3 W/mq e che non esistono tubi o lampadine 0,3 W\mq ma ogni tipo di solarium ha il proprio, che varia a seconda dell’apparecchiatura.

Il codice di equivalenza di un tubo si esprime con diversi parametri:

Facciamo un esempio

160-R 32/1,8

  • Il primo numero sulla sinistra corrisponde alla potenza del tubo espressa in Watt, tenete presente che il valore di potenza indica anche la lunghezza del tubo che è un valore predefinito (100,120,160,180 ecc) a parte alcune eccezioni di tubi con lunghezza o attacchi personalizzati.
  • il secondo valore indica l’angolo di riflettenza in questo caso R cioè la parte del tubo che emette uv verso la persona, in questo caso tra 200 gradi e 230 gradi ( per semplificare la parte del tubo che rimane trasparente dove vi è l’emissione dei raggi)
  • il terzo valore indica l’irraggiamento totale del tubo, in parole semplici la potenza del tubo nell’intervallo tra 250 nm e 400 nm
  • il quarto valore indica il rapporto tra uva e uvb secondo la curva di non melanoma minore o uguale a 320 nm e maggiore di 320 nm.

A ragione di logica un buon tubo avrà un valore di potenza alto è un valore di rapporto fra uva e uvb basso se si desiderano tubi che anneriscono senza arrossare.

Siamo in in grado di fornirvi diverse soluzioni con i migliori prodotti esistenti sul mercato mondiale.

NORMATIVA DI RIFERIMENTO

SCHEDA TECNICO-INFORMATIVA n. 7

Categoria : SOLARIUM PER L'ABBRONZATURA

Elenco apparecchi : a) Lampade abbronzanti UV-A (come da Allegato alla Legge n. 1 b) Lampade di quarzo con applicazioni

del 04.01.1990) combinate o indipendenti di raggi Ultravioletti (UV) ed infrarossi (IR)

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1) CARATTERISTICHE TECNICO DINAMICHE

Introduzione generale e descrizione apparecchi

Le sorgenti di radiazione ultravioletta (UV) e le varie apparecchiature nelle quali esse sono opportunamente collocate (solarium, lettini etc) sia del tipo a) che del tipo b) vengono impiegate per irradiare la pelle al fine di produrre vari fenomeni fotochimici che si traducono in una pigmentazione della pelle esposta (abbronzatura fotoindotta con UV da sorgenti artificiali); può essere previsto l'utilizzo combinato o indipendente con lampade a infrarossi (IR).

Dalla comparsa delle prime apparecchiature per l'abbronzatura artificiale, si e' assistito ad un processo evolutivo, soprattutto per quanto attiene a) gli spettri di emissione delle sorgenti radianti, b) l'esposizione radiante o dose, per singola seduta e c) l'irradianza massima consentita, che continua anche in ragione della ricerca volta a individuare e ridurre il rischio di danni a breve e a lungo termine connessi con questo tipo di trattamenti estetici.

Le prime lampade utilizzate emettevano contemporaneamente UV-C, UV-B, UV-A e visibile. Il loro impiego nei trattamenti estetici era accompagnato dal rischio, non infrequente, di eritema e scottature.

Anche per tale ragione, a partire dagli anni '80 del secolo scorso sono state sostituite da altri tipi di emettitori come le lampade fluorescenti e le lampade a scarica ad alta pressione ad alogenuri metallici opportunamente filtrate.

Con l'impiego di questi nuovi tipi di lampade si sono ottenuti vari risultati:

a) e' stata sostanzialmente eliminata l'emissione di UV-C;

b) e' stato possibile produrre apparecchiature con differenti spettri di emissione, cioè differenti rapporti fra le intensità della componente UV-B e UV-A, fino alle ben note apparecchiature UV-A che emettono soltanto in quest'ultima regione spettrale.

Attualmente la comunita' scientifica competente ritiene che probabilmente le sorgenti di radiazione UV piu' adatte a produrre l'abbronzatura della pelle siano quelle che hanno uno spettro molto simile a quello del sole.

2) MODALITA' DI ESERCIZIO E DI APPLICAZIONE e CAUTELE D'USO

Gli apparecchi per l'abbronzatura indoor dovranno essere costruiti in conformita' alle norme di riferimento ed utilizzati seguendo scrupolosamente le indicazioni impartite dal costruttore e riportate nel "Manuale d'Uso" che accompagna ogni singolo modello di apparecchiatura.

Le radiazioni ultraviolette solari o degli apparecchi UV possono causare danni alla pelle o agli occhi. Questi effetti biologici dipendono dalla qualita' e dalla quantita' delle radiazioni cosi' come dalla sensibilita' cutanea e oculare dell' individuo.

Le esposizioni alle radiazioni ultraviolette solari o degli apparecchi UV possono portare a un invecchiamento prematuro della cute così come inducono un aumento del rischio di sviluppo di neoplasie cutanee (l'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro ha infatti classificato nel 2009 i dispositivi che emettono radiazione UV per l'abbronzatura artificiale come cancerogeni per l'uomo, Gruppo 1). Per questi motivi l'Organizzazione Mondiale della Sanita' sconsiglia l'uso delle apparecchiature per l'abbronzatura artificiale a chiunque.

L'occhio non protetto puo' sviluppare un'infiammazione superficiale e, in alcuni casi, dopo un intervento alla cataratta, può verificarsi un danno alla retina dopo un'eccessiva esposizione. La cataratta puo' svilupparsi dopo esposizioni ripetute.

E' necessaria un'attenzione speciale nei casi di pronunciata sensibilita' individuale alle radiazioni ultraviolette e nei casi in cui siano impiegati alcuni medicinali o cosmetici.

Bisogna quindi prendere le seguenti precauzioni:

  • utilizzare sempre gli occhiali protettivi con caratteristiche idonee che devono essere messi a disposizione dei clienti per la loro utilizzazione durante le sedute abbronzanti;
  • rimuovere ogni tipo di prodotto cosmetico e non applicare creme protettive o prodotti che accelerano l'abbronzatura;
  • non sottoporsi ad esposizione mentre si assumono farmaci che accrescono la sensibilita' alle radiazioni ultraviolette. Se in dubbio, farsi consigliare dal medico;
  • seguire le raccomandazioni riguardanti la durata delle esposizioni, gli intervalli delle esposizioni e le distanze dalle lampade;
  • chiedere il consiglio medico se si sviluppano sulla cute, irritazioni o lesioni pigmentate o comunque modificazioni rilevanti.

E' opportuno che chi e' particolarmente sensibile alla luce solare lo segnali all'operatore, prima di sottoporsi al trattamento abbronzante.

E' altamente consigliato che il fruitore del trattamento acquisisca la conoscenza del proprio fototipo di appartenenza e sia consapevole dei rischi correlati all'esposizione.

L'operatore addetto al servizio di abbronzatura consiglia l'apparecchiatura e i tempi di esposizione piu' idonei, in base al

fototipo dell'utilizzatore e secondo le indicazioni fornite dal costruttore.

Prima del trattamento, il soggetto deve essere informato sugli effetti nocivi dell'esposizione a raggi UV.

Dovranno inoltre, allo stesso scopo, essere esposti appositi cartelli in maniera ben visibile, nelle immediate vicinanze delle apparecchiature, nei quali siano fornite precise indicazioni relative al rischio di effetti nocivi per la salute degli utilizzatori, e che ne e' sconsigliata l'utilizzazione, in particolare a coloro che appartengono alle seguenti categorie:

  • Soggetti con un elevato numero di nevi (> 25)
  • Soggetti che tendono a produrre lentiggini
  • Individui con una storia personale di frequenti ustioni solari in eta' infantile e nell'adolescenza
  • Persone che assumono farmaci. In questo caso, si dovrebbe chiedere il parere del medico curante per appurare se essi possano aumentare la propria fotosensibilita' agli UV.

Queste indicazioni vanno chiaramente esposte insieme alle seguenti raccomandazioni:

  • Non si espongano soggetti che non si abbronzano o che si scottano facilmente alla esposizione naturale al sole (fototipo I e II)
  • Non esporsi al sole per 48 ore dopo una seduta abbronzante
  • Indossare gli occhialetti protettivi
  • Non si espongano soggetti con la pelle danneggiata dal sole
  • Non si espongano persone che soffrono di eritema solare
  • Non si espongano persone che soffrono o che hanno in precedenza sofferto di neoplasia cutanea o che hanno una familiarita' per neoplasie cutanee.
  • L'uso di apparecchiature che emettano anche UV-B richiede particolari precauzioni d'uso e la valutazione della dose cumulativa a cui il soggetto e' stato esposto
  • L'utente deve essere fornito di una scheda personale che riporti la dose assorbita sia di UV-A sia degli eventuali UV-B. Non utilizzare in soggetti con patologie dermatologiche che possono essere aggravate dall'esposizione ad UV. Togliersi le eventuali lenti a contatto prima di sottoporsi al trattamento.
  • Come per qualsiasi altro apparecchio elettrico, usare estrema prudenza con l'acqua.
  • Non utilizzare mai l'apparecchio in un ambiente molto umido.
  • Non far mai arrossare la pelle.

E' proibito l'utilizzo delle apparecchiature abbronzanti a:

  • minori di 18 anni
  • donne in stato di gravidanza
  • soggetti che soffrono o hanno sofferto di neoplasie della cute
  • soggetti che non si abbronzano o che si scottano facilmente all'esposizione al sole.

L'utilizzo delle apparecchiature e' esclusivo per fini estetici e non terapeutici. Non devono essere pertanto vantati effetti benefici. L'irradianza efficace eritemale degli apparecchi non deve essere superiore a 0,3 W/m2.

Manutenzione dell'apparecchio

Il costruttore rilascia una dichiarazione di conformità per ciascuna apparecchiatura.

L'operatore deve seguire il programma di controlli tecnici periodici indicato dal produttore e riferito a criteri di efficienza e sicurezza.

Nell'intento di mantenere le condizioni di sicurezza iniziali e di cautelare l'utilizzatore da possibili manomissioni delle apparecchiature, e' opportuno che i ricambi autorizzati per le singole apparecchiature siano definiti unicamente dal produttore e/o dal responsabile dell'immissione sul mercato.

Si consiglia di posizionare le apparecchiature abbronzanti in locali o aree idonee sotto il profilo igienico-sanitario e in posizione tale da evitare eventuali radiazioni accidentali.

Indicazioni e consigli per l'uso corretto

Il tempo massimo per la prima esposizione e per le sedute successive vengono indicati dal costruttore sulla base delle analisi spettrofotometriche eseguite sull'apparecchiatura e sulla base del fototipo del soggetto da trattare.

In presenza di pelli sensibili, che risultano leggermente disidratate dopo il trattamento abbronzante, al termine dello stesso potranno essere applicati specifici prodotti cosmetici emollienti, secondo le indicazioni fornite dall'operatore estetico.

Tra un periodo di trattamenti abbronzanti e l'altro, si consiglia una interruzione di circa un mese.

Consultare la tabella fornita dal costruttore circa i tempi di esposizione e la durata del trattamento abbronzante, nonchè la durata minima delle stesse lampade.

Avvertenze

Dopo la prima applicazione occorre attendere 48 ore prima di effettuare la successiva, dopo di che le applicazioni dovranno essere effettuate a non meno di 24 ore di distanza l'una dall'altra.

Si ricorda che l'esposizione al sole successiva al trattamento abbronzante nello stesso giorno e' pericolosa.

Si raccomanda la disinfezione di tutte le parti che vanno a contatto col soggetto da trattare.

L'uso di apparecchiature abbronzanti (UV) deve essere riservato a personale adeguatamente addestrato e con specifica preparazione teorico-pratica, quindi in grado non solo di condurre un corretto utilizzo delle apparecchiature stesse, ma anche di valutare le condizioni della cute del soggetto.

Oltre a quelle sopra indicate, seguire attentamente le indicazioni, avvertenze e cautele per l'uso riportate nel manuale fornito dal fabbricante.

3) NORME TECNICHE DA APPLICARE (anche ai fini dei meccanismi di regolazione):

Norma CEI EN 60335-1 - Class. CEI 61-150 - CT 59/61 - Fascicolo 9430 C - Anno 2008 - Edizione Terza - Sicurezza degli apparecchi elettrici d'uso domestico e similare - Sicurezza -Parte 1: Norme generali + VARIANTI: CEI EN 60335- 1/A13 - Class. CEI 61-150;V1 - CT 59/61 - Fascicolo 9943 - Anno 2009 - CEI EN 60335-1/EC - Class. CEI 61-150;V2 - CT 59/61 - Fascicolo 10419 - Anno 2010 - CEI EN 60335-1/EC - Class. CEI 61-150;V4 - CT 59/61 - Fascicolo 10418 - Anno 2010 - CEI EN 60335-1/EC - Class. CEI 61-150;V3 - CT 59/61 - Fascicolo 10679 - Anno 2010 e relative varianti

Norma CEI EN 60335-2-27 - Class. CEI 61-184 - CT 59/61 - Fascicolo 7753 - Anno 2005 - Edizione Quarta -Sicurezza degli apparecchi elettrici d'uso domestico e similare - Parte 2: Norme particolari per apparecchi per il trattamento della pelle con raggi ultravioletti ed infrarossi + VARIANTI: CEI EN 60335-2-27/A1 - Class. CEI 61-184;V1 - CT 59/61 - Fascicolo 9710 - Anno 2009 - CEI EN 60335-2-27/A2 - Class. CEI 61-184;V2 - CT 59/61 - Fascicolo 9711 - Anno 2009 e relative varianti

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